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Allo stesso modo, si è accorto molto presto di avere un problema quando i nuovi ordini dei clienti che avevano comprato un certo modello di pantaloni sono calati dal 46 al 23 per cento. È saltato fuori che la società che li produceva usava il tessuto dal lato sbagliato.
Anche la decisione di non entrare sul mercato dei costumi da bagno è stata presa dopo aver analizzato rapidamente e nei dettagli la reazione dei clienti. «Il costume da bagno che piace è questione di stile, non di taglia giusta - dice Dunn - e competere sul piano dello stile è difficilissimo, e poco sostenibile tutto sommato».
Siccome i costumi da bagno erano ancora in fase di collaudo, aggiunge, si è trattato di un investimento con «meno di sei cifre, una perdita da poco. Ma ci ha fatto capire che dovevamo restare dove eravamo competenti. Ci tocca solo trovare altri problemi di taglie da risolvere, come quelle delle polo».
A quanto pare, le possibilità delle polo sono molto entusiasmanti, anche se quando si tocca il tema del blazer, gli occhi di Dunn si mettono a brillare così tanto da sembrare fosforescenti. Ah, le infinite possibilità del blazer.
(Traduzione di Sylvie Coyaud)